Scoprire Torino, partendo dal Parco del Valentino e dal quartiere San Salvario è come poter scegliere, per primi, le specialità esposte in vetrina dalla migliore delle pasticcerie.
Sì, perché da qui, tutte le “chicche” del capoluogo piemontese sono facilmente raggiungibili, a piedi, in bici o, al massimo, con qualche minuto di Metro.
Torino è una città in divenire ed il quartiere di San Salvario è il simbolo di questo percorso di evoluzione, che mischia la sua storia di vocazione industriale alla natura, quella del Parco del Valentino, e custodisce la cultura e la tradizione proiettandosi verso il futuro, che ben si intravede nelle botteghe etniche e in quelle fusion che colorano ogni metro di questo quartiere.
A spasso nella natura: itinerario nel Parco del Valentino con gocce di arte
Un polmone verde a poche centinaia di metri dal centro storico torinese, dove l’arte e la storia lasciano spazio alla natura solo in modo graduale. Questo è il Parco del Valentino, situato nel cuore di una città in cui nemmeno i parchi sono immuni da monumenti e gioielli architettonici. Per questo motivo, il Valentino, in una giornata di sole, diventa il compromesso ideale per famiglie in viaggio, dove i bimbi possono scoprire la natura e giocare all’aperto, mentre i grandi fanno il pieno di storia e cultura.

Un giorno intero può essere appena sufficiente per scoprire quest’area, che si estende su oltre 421.000 mq sulla sponda sinistra del Po. Cominciate la vostra giornata arrivando dal centro, lasciandovi alle spalle la stazione ferroviaria di Porta Nuova, anche lei col look rifatto, e resterete incantati dall’Arco Monumentale all’Arma di Artiglieria, che funge un po’ da cornice al bel Parco del Valentino. Dopo aver percorso i sentieri circondati da verdi prati e da alberi secolari, si raggiunge l’idroscalo, da cui, un tempo partivano gli imbarchi per Trieste, ma non è qui che vale la pena di fermarsi. Poco più avanti, infatti, è l’Orto Botanico che può meritare una visita, in un giorno di primavera o d’estate, visto che, oltre al giro tra le piante ed il boschetto, offre la possibilità, tutte le seconde domeniche del mese, di conoscere il mondo delle api racchiuse nelle arnie dell’orto. Il Castello del Valentino, con la sua austerità regale, lascerà senza fiato mamma e papà che, tra un “Quando andiamo a giocare” ed un “Mamma ho visto una fontana!”, riusciranno a malapena a scoprire che si tratta di un edificio divenuto la residenza preferita di Vittorio Emanuele, prima, e di Madama Cristina, poi, e che oggi è popolato da giovani studenti con squadra e righello, in quanto sede della Facoltà di Architettura. Cercate di accontentarvi di queste poche informazioni e lasciate che i vostri bimbi, tirandovi dal braccio con insistenza, vi conducano al Borgo Medievale, una ricostruzione fedele di un centro tardo medievale, realizzata come padiglione dell’Esposizione internazionale che si svolse a Torino nel 1884. Non dovete stupirvi se i vostri figli attraverseranno di corsa il ponte levatoio, costruito su un fossato, e se varcheranno in fretta la torre porta per entrare nel Borgo: stanno, di sicuro, cercando di seminare il malvagio drago incaricato di custodire la rocca che sovrasta il borgo e ne sorveglia le vie, le botteghe, le piazze, le chiese, l’osteria, i pozzi, tutti in rigoroso stile medievale. Oltre a fingersi valorosi cavalieri alla ricerca di una fanciulla, i bambini potranno partecipare agli eventi espositivi allestiti presso il Borgo Medievale e che prevedono, spesso, delle attività rivolte alle famiglie. Proponete ai vostri piccoli un gradevole ritorno al presente, invitandoli a seguire il percorso sensoriale del giardino roccioso, poco distante dal Borgo Medievale. Stradine, aiuole, fiorite e realizzate in modo originale, ponticelli su specchi d’acqua e descrizioni dei fiori, realizzate in modo da essere lette anche dai non vedenti, fanno di quest’area, ampia oltre 40.000 mq, un gioiello in cui, effettivamente, la vista può essere sostituita da tutti gli altri sensi: il profumo dei fiori, il rumore dello scorrere dell’acqua, il sapore dell’aria e la morbidezza del terreno saranno più che sufficienti. Dopo tutta questa stimolazione sensoriale, anche il bambino più riflessivo avrà voglia di sgranchirsi un po’ le ossa e dare sfogo al lavoro dei muscoli, utilizzando le rinnovate aree gioco di Viale dei Ceppi. Si tratta di uno spazio recintato, dotato di nuovi giochi dedicati ai più piccoli e di un’area, ideale per gli adolescenti, dove è installato, accanto alle piastre per i giochi di squadra, anche un percorso chiamato “Mondo Verticale” ispirato al Parkour. Prima di lasciare il Valentino, seguite il rumore dell’acqua e non sbaglierete, imbattendovi nel capolavoro firmato da Carlo Ceppi: la Fontana delle Quattro Stagioni. La fontana, che sembra sgorgare da un’ampia terrazza, affacciata su uno specchio d’acqua illuminato, è adornata da un gruppo di quattro statue, che rappresentano i quattro fiumi torinesi, e da altre figure che, invece, simboleggiano i dodici mesi. Da segnalare anche la panchina che ospita l’opera dell’artista Rodolfo Marasciuolo, “I lampioni innamorati“. Due lampioni che esprimono grande complicità in quello che sembra un tenero incontro tra innamorati in cui lei china il capo sulla spalla del proprio lui in compagni del loro gatto.
San Salvario: da arteria periferica a cuore pulsante della città
Altro indizio inconfondibile di come Torino sia una città in divenire è quello che anche uno Sherlock Holmes alle prime armi rinverrebbe nel quartiere di San Salvario. Da quartiere degradato di Torino, pensato per accogliere chi, dalla Stazione di Porta Nuova approdava, senza più radici, nel capoluogo piemontese, oggi, San Salvario è un quartiere che ha saputo cogliere e vincere la sfida della multiculturalità. Passeggiare per le vie di San Salvario è un viaggio nel tempo e nello spazio, da fare con bambini curiosi. Una scusa per convincere i bambini a lasciarvi passeggiare tra le vie di San Salvario senza capricci? Andare a caccia di creature misteriose nascoste tra i palazzi! I bambini aguzzeranno la vista e capiranno che Torino è una città ricca di dettagli spaventosi e affascinanti, come i pipistrelli che sorreggono i balconi di un palazzo in Via Madama Cristina, 19 o i draghi, intenti, al civico 29, a sostenere il tettuccio di un ingresso. I piccoli osservatori non vorranno arrendersi e proseguiranno alla scoperta delle teste di cavallo, altorilievi annidati in un cortile di via Baretti, tra Via Sant’ Anselmo e Via Principe Tommaso. Incitare i bambini a fare queste scoperte è l’unico modo per condurli oltre i confini di San Salvario, in Via Gabriele Chiabrera, 20, dove il “Condominio 25 Verde” lascerà tutti senza fiato ma non senza ossigeno, visto che questo edificio, grazie ai 150 alberi ad alto fusto e alle 50 piante più piccole che ospita in verticale, produce, ogni ora, circa 150.000 litri di ossigeno! Una vera e propria foresta in città, dove apprezzare un insolito stile architettonico ed il microclima che vi si è creato.
San Salvario a tavola: ogni pasto è un’esperienza unica
Mentre i vostri figli stanno col naso all’in su, alla ricerca dei personaggi nascosti tra i palazzi in stile Liberty, approfittate per scegliere il posto in cui consumare il vostro prossimo pasto, perché non sarà affatto una scelta facile! L’offerta di caffetterie, ristoranti, tipici ed etnici, e vinerie è infinita qui a San Salvario e, dunque, bisogna focalizzarsi, senza dimenticare che si mangia con bambini al seguito. Ecco alcune idee per sfamarsi, suddivise per tipologie. TAKE AWAY Soluzione ideale per chi alloggia in residence o in appartamento e, dunque, desidera godersi il più possibile la propria accommodation, magari risparmiando un po’ sui pasti. Due soluzioni, in stile etnico, possono essere la scelta vincente: Horas Kebab (Via Claudio Luigi Berthollet, 24): più che un locale etnico, ormai è diventato un locale tipico di Torino! I gestori, molto simpatici, parlano un italiano impeccabile e conoscono bene i gusti dei clienti locali. La carne è di qualità ed è ben cotta, l’ambiente è pulito ed accogliente. Greek Food Lab. Ecco un modo simpatico di consumare in stanza un’ottima Moussaka o un Souvlaki. Il ristorante è in Via Claudio Luigi Berthollet, 6 e serve anche al tavolo ma, se non ci si vuole proprio scomodare, effettua anche consegne a domicilio tramite Foodora. FAST FOOD In via Rattazzi 4, appena al di fuori del quartiere San Salvario, sorge uno dei mitici ristoranti Mac Bun, la catena, tutta piemontese, che ha unito il fascino del fast food al gusto del cibo sano e locale. Qui si possono gustare hamburger a base di ottima carne piemontese e formaggi locali prodotti dalle migliori aziende agricole della regione. Oltre alla gioia di cavarsela con un panino, i bimbi si possono divertire negli spazi creati apposta per loro. CUCINA PIEMONTESE Torino è, naturalmente, il paradiso della cucina tradizionale piemontese e delle trattorie tipiche. Per chi voglia gustare i piatti locali, non occorre recarsi nel centro storico, perché anche San Salvario vanta alcune perle della cucina piemontese. L’Angolo di Parin, in via Galliari, 29, è un ristorante storico a San Salvario. Qui, in un ambiente sontuosamente retrò, è possibile scoprire tutti i sapori della cucina piemontese i cui segreti resistono al tempo.
DOVE DORMIRE
Una soluzione perfetta per le famiglie anche numerose che vogliono visitare Torino e le rive del Po è quella proposta dal Best Quality Hotel La Darsena che propone un Pacchetto Family con tante attenzioni per i neonati e i bambini fino a 10 anni e il Pacchetto Comfort per i genitori. Scegli su Booking l’hotel più adatto alla tua vacanza con i bambini a Torino