Sulla strada che porta a Trento e alle Alpi, Rovereto è una quieta cittadina della Vallagarina appoggiata sulla cresta di un pianoro e affacciata su montagne ricche di storia.
A guardarla sulla cartina è facile considerarla un posto con poche attrattive, invece Rovereto offre molte attività che possono accontentare gusti diversi.
Scopri anche il nostro itinerario di viaggio “Da Brentonico a Rovereto per una vacanza tra piste da sci e buone tradizioni“.

In bici in famiglia a Rovereto
Sentieri per gli amanti delle passeggiate in montagna, così come i percorsi cicloturistici adatti anche ai più piccoli si aprono alle porte di Rovereto e permettono alle famiglie di trascorrere piacevoli giornate all’aria aperta e in movimento, godendo dello spettacolare panorama e dell’aria salubre. Ed è proprio per questo motivo che molte strutture dedite all’ospitalità sono attrezzate per accogliere le due ruote in apposite rimesse e, in taluni casi, noleggiarle.
Una su tutte è la Pista Ciclabile dell’Adige che attraversa da nord a sud la regione e passa anche da Rovereto. Poco impegnativa e prevalentemente su terreno asfaltato, la pista permette di esplorare facilmente la zona e, seguendo le indicazioni, di inserirsi anche nella deviazione che arriva sino a Riva del Garda, nella vicina punta settentrionale dell’omonimo Lago.
Un viaggio indietro nel passato a Rovereto
Volendo invece camminare, e fare un tuffo di 200 milioni di anni nella storia, sul vicino Monte Zugna è stato rinvenuto il più grande sito italiano di impronte di dinosauro fossilizzate che sicuramente entusiasmerà la fantasia dei bambini (e di chi si sente ancora tale). Visitarle significa trovarsi immediatamente in epoca giurassica, anche se per arrivare bisogna inerpicarsi su sentieri impervi, a tratti ghiaiosi. Una volta raggiunte però l’emozione è davvero tanta e le orme tonde, lasciate sulla parete rocciosa dalla straordinaria pendenza, sono ben visibili da terrazzine in legno appositamente costruite.
Non bisogna poi dimenticare che il versante alpino orientale fu tragicamente toccato durante il secolo scorso dalla prima guerra mondiale e le montagne raccontano ancora oggi quella Storia. Ad altezze montuose diverse, alcune anche piuttosto elevate, si possono visitare le trincee della grande guerra, ovvero i camminamenti scavati cento anni or sono nella montagna per difendere la posizione e la terra, e recuperati negli ultimi decenni grazie alla solerzia di un gruppo di alpini locali perché la loro testimonianza non scompaia nel fitto della boscaglia.
Nagià Grom, Faè, Baiena e Creino, nonché il massiccio Pasubio sono i nomi da tenere a mente per scoprire (anche in mountain bike, per i più allenati) i luoghi dove si è costruita la nostra identità nazionale. Il ricordo, come memento affinché la barbaria della guerra non debba ripetersi, trova voce nei cento rintocchi domenicali della Campana della Pace Maria Dolens, situata in posizione dominante rispetto a Rovereto e alla vallata. La vita di questa enorme campana dal diametro superiore i tre metri è stata piuttosto travagliata, ma è sempre vivo nel tempo lo spirito di pace e fratellanza tra i popoli per il quale venne costruita.
Una visita ai Musei di Rovereto
Chi invece preferisce scoprire il passato in maniera diversa, Rovereto accoglie un esauriente Museo della Guerra nelle stanze del Castello di epoca tardomedievale. In esso vi sono raccolti materiali che vanno dal Risorgimento al 1918, ovvero: armi e divise, munizioni e vettovaglie, manifesti propagandistici e persino un piccolo aeroplano.
Partendo dal Castello si può visitare Rovereto percorrendone le strade e i vicoli su cui si affacciano case storiche (di quando la città era un fiorente centro dedito alla produzione della seta, della carta e di farmaci), caffetterie e ristoranti dalla variegata offerta enogastronomica, negozi dalle insegne coi caratteri in stile razionalista. Perché non bisogna dimenticare che la città accoglie due musei d’Arte contemporanea praticamente unici: il MART e la casa del futurista Depero.
La Casa d’Arte di Fortunato Depero è consacrata al Futurismo, corrente a cui l’artista del ‘900 appartenne. Al suo interno sono esposti circa 3000 fra dipinti, disegni, illustrazioni pubblicitarie e giocattoli dalla foggia bizzarra: un’esplosione di creatività e di colori per sollecitare la fantasia e suggerire nuovi giochi ai bambini; sono tutti pezzi unici, da considerare come l’eredità dell’uomo al proprio paese natale.
Il MART (Museo di Arte moderna e contemporanea di Rovereto e Trento) è intanto una magistrale opera architettonica realizzata agli inizi di questo secolo su progetto dello svizzero Mario Botta. I richiami allo stile classico sono evidenti, con la grande piazza centrale sotto una cupola di acciaio e vetro che richiama il Pantheon di Roma, dove si trovano anche l’ingresso e la caffetteria. Il museo è molo arioso ed è suddiviso su tre piani; le opere sono esposte secondo mostre tematiche (temporanee oppure permanenti, ma a rotazione) e, tenendo d’occhio il calendario, gli estimatori di questo genere possono certamente trovare più di un allestimento di loro gusto.
Prenota la tua prossima vacanza in famiglia a Rovereto su Booking.com