Sette giorni in un territorio accogliente, ricco di biodiversità e con un microclima molto piacevole soprattutto all’inizio dell’estate

Fare una vacanza “fuori stagione” è un regalo che va assaporato e gustato a pieno. Il clima è mite, il caldo è morbido, l’ospitalità è al top e i prezzi sono sobri. Dai luoghi che ho visitato mi porto a casa, , e dei cibi tipici. Un territorio dove ancora puoi mangiare in un’osteria e trovare piatti semplici della tradizione non troppo intaccati dalle mode del momento.
Il nostro itinerario nel Gargano: un’esperienza cucita addosso da un sarto
Abbiamo scelto di soggiornare a Cala Molinella, Villaggio Eco Sostenibile nel parco nazionale del Gargano, un’antica masseria accoccolata fra gli ulivi. Da lì siamo partiti alla scoperta di spiagge, trabucchi e foresta, ricercando un contatto con la natura e un distacco dal trambusto e dai ritmi frenetici della vita in città.
Trabucchi, i giganti del mare: affascinanti macchine da pesca
“La mia bisnonna regalò il trabucco a mio nonno come regalo di nozze”, ci racconta il pescatore che ha appena terminato una dimostrazione di pesca e funzionamento sul trabucco.
Siamo al tramonto, c’è una luce rosata e morbida e ‘Lui’, il pescatore, ci da un volantino e ci invita all’inaugurazione del 7 giugno del trabucco San Lorenzo. Si perchè il pesce—si sa—è diminuito, e solo con quello non si campa. E poi i trabucchi del Gargano stavano scomparendo ed è per questo motivo che è nata l’associazione “Rinascita dei trabucchi storici del Gargano” che organizza eventi, cene, dimostrazioni di funzionamento del trabucco e incontri di yoga all’alba e al tramonto.
I trabucchi del Gargano sono tipicamente costruiti a strapiombo sul mare, abbarbicati su una roccia proiettano fino a 30 metri dalla costa grandi reti in grado di sollevare, in un’unica pescata, quintali di pesce. Fino al 1950 nella costa tra Vieste e Peschici se ne contavano circa 36, ma dopo gli anni cinquanta con le nuove tecniche di pesca, queste macchine sono diventate obsolete.
La tradizione rischiava di perdersi per sempre e il rischio di abbandono e decadimento è stato scongiurato grazie all’associazione onlus che le ha salvate dall’incuria e dal decadimento offrendo un calendario ricchissimo di attività. Alcuni trabucchi sono ristoranti o bar per aperitivi d’estate, mentre d’inverno fanno pesca e manutenzione. Te ne parlo nella sezione sotto.

Foresta Umbra: una foresta vera in Puglia
Mi capita spesso durante i miei viaggi di finire per visitare—se c’è—una riserva naturale, o fare un trekking o una passeggiata in un bosco. E stavolta ho scoperto che la Foresta Umbra è davvero una foresta!
Circa 10.000 ettari da percorrere in bici, a cavallo o a piedi. Trovo ci sia una ricchezza profonda nell’insegnare ai bambini ad imparare a rispettare i ritmi e le vite di altre specie viventi. Proprio per questo motivo la foresta è suddivisa in zone A, B, C, D e in alcune è vietato l’accesso.
Non puoi disturbare gli animali nel loro habitat, puoi chiedere permesso e camminare in punta di piedi, proprio come faresti in casa d’altri. Noi ci siamo stati di sabato: giornata di pic-nic. A 800 metri d’altezza nella frescura della foresta molte persone si fermano ai margini della zona C dove c’è un laghetto con moltissimi pesci e tartarughe, il punto di partenza per le gite a cavallo e una zona dove piccole aziende locali vendono prodotti gastronomici fantastici e dove noi abbiamo scoperto che i taralli dolci col succo del limone femminello (il più antico agrume d’Italia) sono un mai più senza.
Da lì ci siamo diretti al centro visitatori. Proprio di fronte c’è una parte della riserva in cui vivono i daini, golosi mangioni di fieno. Nel punto informativo della foresta una guida naturalistica molto competente e disponibile ci ha consigliato un bel giro di tre ore andata e ritorno. Un percorso in pianura dolce e adatto a tutti nella prima parte, con un maggiore dislivello nella seconda parte. abbiamo incontrato querce, aceri, e il pino d’aleppo e il faggio, l’albero che più rappresenta la foresta. Un anello dove a metà strada abbiamo incrociato la sorgente perenne Fontana Sfilzi costruita dai monaci benedettini nel 1200.
La foresta è abitata da lepri, scoiattoli, fagiani e piccoli roditori oltre a cinghiali, caprioli, picchi e donnole, volpi, tassi e gatti selvatici. Molte specie di uccelli tra le quali il corvo, la gazza, la capinera, l’usignolo, il pettirosso e il merlo. Tanti rapaci come lo sparviero, il nibbio, l’astore e la poiana, il grande gufo reale, l’allocco, la civetta ed il barbagianni. Ma—ahimé—noi non abbiamo visto nessun animale.
Abbiamo ascoltato il frusciare del vento fra i rami, tantissimi uccelli canticchiare e il suono inconfondibile di picchi in faccende affaccendati. Abbiamo lasciato l’auto al Rifugio Caserma Sfilzi dove al ritorno ci siamo premiati con una merenda prelibata. Nel rifugio è possibile cenare e dormire. Tutti i prodotti serviti sono preparati dalle espertissime mani di Fausta dell’azienda agricola Fausta Munno.
La Foresta Umbra è patrimonio mondiale dell’UNESCO e i percorsi naturalistici e i sentieri sono manutenuti dal corpo forestale.

Le spiagge del Gargano: cale, grotte e falesie che non ti aspetti
Se dovessi eleggere la spiaggia più bella della vacanza non esiterei un secondo: la spiaggia di Vignanotica! Amo le spiagge non affollate né attrezzate, poco antropizzate e dove c’è l’ombra naturale, se difficili da raggiungere meglio ancora!
Nonostante la premessa Vignanotica ha due lidi con rispettivi bar, è raggiungibile in macchina più navetta o con un pezzo a piedi e quindi risulta molto adatta anche alle famiglie con bambini. Però, che dire, lo spettacolo ti toglie il fiato.
Uno spiaggione di piccoli ciottoli bianchi, di origine calcarea proprio come le falesie che ci sono tutto intorno. Di fronte hai il mare e alle spalle si ergono bianche rocce carsiche frastagliate e inframezzate da strisce di roccia marrone più scuro che circa 200 milioni di anni fa era fango.
Insomma uno spettacolo raro. Acqua limpida spiaggia immensa, sia libera che attrezzata. Ombra naturale delle rocce e ombra artificiale degli ombrelloni a disposizione. Una spiaggia per tutti i gusti, facilmente raggiungibile dalla strada con parcheggio e navetta. E poi, dulcis in fundo, risalendo dalla spiaggia, ad una decina di minuti in macchina sulla sinistra trovi l’osteria da Tonino aperta da 45 anni, che offre piatti tipici, cucina casalinga e specialità alla brace. Cena smart, dopo la spiaggia e senza doccia. Prezzi popolari e per tutta la famiglia (lo riscrivo anche sotto nella sezione cibo).

Le altre spiagge che meritano un salto sono:
- Cala Campi nella baia del campeggio di Cala Campi, ha anche un accesso dalla strada. Acqua limpida, sabbia granulosa spessa e a giugno pochissimo affollata (essendo la spiaggia del campeggio immagino che a luglio e ad agosto possa essere più affollata). Ha il bar e il ristorante del campeggio. E tanti bidoni della raccolta differenziata.
- Cala di Porto Greco raggiungibile a piedi in 30 minuti, un sentiero ombreggiato costeggia un fiumiciattolo secco d’estate. Spiaggia semi deserta, adatta per famiglie che si dotano di pranzo e borracce. In acqua ha sguazzato per ore un gruppo di bambini tedeschi che si è divertito con un tronco gigante galleggiante (altro che coccodrilli gonfiabili: evviva la natura e quello che ci offre!).
- Cala della Pergola minuscolo angolo di spiaggia capienza massima 10 posti. Consigliata solo in bassa stagione o per un tuffo veloce.
- Cala Molinella: siamo stati al lido del villaggio il primo giorno per un reset immediato. A 3 minuti a piedi dal Villaggio Eco sostenibile Cala Molinella, inforchi gli infradito e ti crogioli sulla spiaggia di sabbia bassa. Valentina, la collaboratrice del villaggio che lavora al bar, è un’ottima guida del posto.
- Spiaggia Lunga è come dice il nome una spiaggia lunghissima. L’abbiamo scoperta mentre cercavamo un fruttivendolo che abbiamo trovato e che è proprio sulla spiaggia. Al tramonto è bellissima e i ristoranti con i tavoli vista tramonto ci hanno conquistato.
Noi ce la siamo presi comoda, non amiamo strafare e quindi ad esempio una cosa che non abbiamo fatto questa volta è il tour delle grotte delle falesie. C’è una barca che parte dal porto di Vieste due volte al giorno, ti porta nelle grotte o in alcune spiagge che diversamente sono irraggiungibili. Ti lascia e ti viene a riprendere in due o tre tappe. Che dire prossima volta!
Cucina tipica e osterie del Gargano

- Trabucco Monte Pucci piatti di mare, crudi, freschi e originali. E poi sei su un trabucco, vuoi mettere?
- Panini di mare sulla Spiaggia Lunga al tramonto: uno spettacolo per gli occhi e delizia per la pancia
- Da Tonino, osteria sulla strada per la spiaggia di Vignanotica. Specialità alla brace. Cucina tipica, di terra e di mare
- A lume di Candela da Loredana – Vieste Defensola. Cucina casalinga e azienda agricola vendita di prodotti tipici e un bellissimo tramonto sulle vigne all’aperto nel patio.
Itinerario consigliato e articolo scritto da: Greta Golia