Alla scoperta di un luogo particolare, un percorso intenso dove camminare e pensare sull’ Altopiano di Asiago

Un’esperienza da fare propria, ma anche da spiegare ai più piccoli lungo il percorso. Un sentiero adatto a tutti, ideale anche per le famiglie. Uno dei migliori modi per crescere è imparare da chi ci accompagna, ma anche da chi ci ha preceduto. Dai suoi insegnamenti ma anche dagli errori. Scoprirai un luogo affascinante, dove arte e natura si fondono.
Alla scoperta del Sentiero del Silenzio
Partiamo quindi assieme alla scoperta del Sentiero del Silenzio – la Porta della Memoria. Il punto di inizio del percorso è nelle immediate vicinanze della Malga Campomuletto, a Gallio nell’Altopiano di Asiago, l’Altopiano dei 7 comuni, in provincia di Vicenza.
Una volta raggiunto il centro di Gallio, proseguendo in direzione Foza, dopo circa 400 metri dovrai svoltare a sinistra. Volgi il tuo sguardo a destra: è ben visibile la segnaletica “Sentiero del Silenzio” che ti indica chiaramente la direzione da prendere. Salendo verso gli impianti sciistici della zona Melette, lasciando sulla tua sinistra il Rifugio Campomulo, arriverai, dopo 8 km (15’ circa) alla meta. La Malga Campomuletto la noterai appena sotto strada alla tua destra, ben segnalata da un cartello con l’inconfondibile sagoma di un piccolo mulo. Parcheggia l’auto, prendi lo zaino, il gioco si fa bello!

Qui, a 1602 m di altitudine, in una verde conca, circondata da boschi di abeti, quasi fosse un anfiteatro, inizia il Sentiero del Silenzio. La Malga sarà anche il tuo punto di arrivo dove potrai, alla fine, gustare qualche buon piatto di Montagna.
Il Sentiero del Silenzio è un’opera nata per far conoscere una bellissima area montana, ricca di pascoli, boschi di abeti, sentieri e panorami. Ma anche luogo di sofferenza, durante la tragedia della Grande Guerra. A prima vista non lo noterai ma durante il cammino saprai scorgere trincee, piccole caverne, postazioni militari ma anche massi di pietra calcarea, levigati dall’acqua e dal vento. Saprai anche apprezzare il silenzio, il soffio del vento fra gli alberi, il rumore dei tuoi passi.
Se arrivi di buon mattino, prima che arrivi molta altra gente, saprai gustare il lato bello della solitudine. Ma sarà un divertimento garantito anche per i tuoi bambini. Potranno finalmente correre e giocare liberamente sui prati, senza preoccuparsi di traffico e pericoli. Il percorso, che percorrerai in circa 40 minuti e arricchito lungo il tragitto da 10 installazioni. Dieci vere opere d’arte, progettate e realizzate sapientemente con legno, ferro arrugginito, massi di pietra.
Per ogni installazione un nome, per ognuna un significato da scoprire:
- Pace ritrovata
- Pietà
- Speranza
- Lettere
- Testimoni
- Eserciti
- Fiore vivo
- Labirinto nero
- Gli immortali
- Frutti Gloriosi
Quando ci si trova di fronte a questi imponenti segni non si può non emozionarsi. All’inizio del percorso, un’ampia tabella ti permette di avere un’idea chiara del percorso, della zona naturale che andrai ad esplorare.

Le tappe del Sentiero del Silenzio
Per raggiungere la prima opera dovrai affrontare un sentiero un po’ in salita, sicuramente il tratto più impegnativo, ma anche l’unico. Qualche sasso ti scivolerà sotto i piedi, percorrerai qualche piccolo tratto a zig-zag tenendo stretto per mano il tuo bambino. Il percorso non è pericoloso ma questo tratto iniziale merita un po’ di attenzione. Terminata la breve salita ecco la prima opera, di fronte a te: LA PACE RITROVATA. Non potrai fare a meno di scrutarla, ma anche di avvicinarti per ficcarci contro il tuo naso nel tentativo di scoprire cosa cela al suo interno. Entusiasta del primo incontro, partirai quindi alla ricerca della prossima installazione, immergendoti ora nel bosco fra abeti e foglie di faggio.
Puoi fare uno splendido gioco con i tuoi bambini: la caccia al tesoro. Lasciali liberi davanti a te alla ricerca, come piccoli esploratori delle opere nascoste. Che per loro saranno rigorosamente le tracce verso il tesoro finale. Potrebbe essere semplicemente qualcosa di gustoso alla Malga Campomuletto!
Il percorso d’ora in poi sarà prevalentemente pianeggiante, facilmente percorribile anche con un passeggino da montagna. Non avere fretta, fermati ogni tanto, guardati attorno, usa i tuoi sensi. Ascolta i tuoi passi, annusa il profumo del muschio, scruta la presenza nascosta di qualche animale. Insegna ai tuoi bambini ad ascoltare i rumori del bosco, il verso di qualche uccello, a cercare qualche impronta, qualche traccia sul terreno. Ma per farlo dovranno imparare a fare silenzio.
Improvvisamente, sbucherai dal bosco, in una piccola radura, eccola: LA PIETÀ Quattro croci greche sovrapposte, arrugginite ma con dei segni evidenti, delle incisioni profonde. Lascio a te scoprire cosa rappresentano. Fermati, e se non sei da solo fa in modo di esserlo. Immergerti nuovamente nel bosco è questione di secondi. Essere tagliati fuori, camminando al fianco di chi ami, o stringendo il bimbo che porti con te. Esplorare la Montagna è anche questo. Natura, storia, salute e …silenzio. Stai per fare il prossimo incontro…eccola!

Ma questa volta voglio rimanere io in Silenzio e lasciarti proseguire da solo. Voglio lasciartela sorseggiare. Non privarti della sorpresa. Ti aspetto più avanti alla Malga Campomuletto, alla fine del tuo percorso. Seduti di fronte ad un semplice piatto, o ad un buon bicchiere di vino, mi racconterai le tue emozioni, le tue sensazioni, i tuoi pensieri. E i tuoi bambini si gusteranno nel frattempo il loro “tesoro”!
Ritornerai, alla fine, alle tue abitudini, più ricco di quando eri partito, con il desiderio impellente di narrare a tua volta il tuo “Sentiero del Silenzio”! Ma potrai anche ogni tanto ricordare l’esperienza con i tuoi bambini, a tavola, o abbracciati sul divano. Buon rientro.
Autore: Edoardo Cortese Da sempre attratto dalla montagna, ama raccontarla sul suo blog Sentieri Montagna racchiudendo la sua visione dell’esperienza in quota in una celebre frase di Royal Robbins: “Scalare non serve a conquistare le montagne; le montagne restano immobili, siamo noi che dopo un’avventura non siamo più gli stessi.”
Dove dormire vicino al Sentiero del Silenzio
Abbiamo chiesto ad Edoardo di suggerirci alcune strutture, non lontani dal Sentiero del Silenzio, in cui le famiglie possano soggiornare coi propri bambini:
Hotel da Barba: ad Asiago, a pochi passi dalle piste da sci del Kaberlaba, entrare in questo tre stelle superior è come entrare in una fiaba. Non solo camere rustiche adatte alle famiglie, sala giochi interna, con laboratori e animazione, e parco esterno ma, soprattutto, la possibilità di conoscere la vita segreta degli gnomi! Sì, perchè dopo una sana merenda in hotel, a base di prodotti genuini e a km 0, i vostri bambini potranno passeggiare nel bosco incantato a caccia delle evidenti tracce dei suoi piccoli e simpatici abitanti. E voi? Se non credete agli gnomi, allora, rilassatevi nel mini centro benessere o ri-innamoratevi davanti al camino acceso!
Hotel Gaarten: proprio nel centro di Gallio, questo hotel di ottimo livello, che ha un occhio di riguardo per gli ospiti più piccoli: attrezzatura bebè in camera, ristorante attrezzato con seggioloni e stoviglie baby e uno chef che propone menu bimbi e prepara le pappe per i più piccoli seguendo le indicazioni delle mamme. Anche il gioco è importante, e qui all’Hotel Gaarten lo sanno bene! Lo scopriranno i vostri piccoli nella sala bimbi o nel parco giochi. Siete una famiglia pet friendly? Fatevi avanti, qui i vostri amici a quattro zampe sono i benvenuti.