La visita al Muse di Trento è un vero e proprio viaggio in verticale: nella storia, nella Terra e…nell’edificio, unico nel suo genere, che ospita il Museo.
Scoprite il Museo delle Scienze di Trento, uno dei più avveneristici d’Europa.

Genitori e bambini al Muse di Trento: una visita in discesa
Come può una costruzione dell’uomo avvicinarsi alle creazioni della natura? Riuscire in questa ardua impresa è possibile solo se l’uomo è disposto a mettere la propria tecnologia al servizio del creato, realizzando, cioè, edifici che ad esso si ispirino.
La mano di Renzo Piano è evidente nella struttura che ospita il Muse, a pochi passi dal centro di Trento. La vicinanza ai colossi dolomitici ha reso quasi inevitabile, per questa opera, farci amicizia e rispecchiarvisi, nel vero senso della parola. Ecco il perchè di una costruzione con delle vette e tanti specchi ed ecco il perchè di un percorso di visita che inizia dall’alto e va in discesa.

Al Muse la vetta non è la meta ma il punto di partenza
Piace pensare ad un percorso “tutto in discesa” e piace anche cominciare una visita facendo il pieno di panorama: quello che si gode dalla terrazza in cima all’edificio.
Poco sotto, al quarto piano, si entra nel modo del ghiaccio, perchè, si sa, in alta montagna fa freddo! Qui, come in tutto il museo, la tecnologia è una fedele compagna di viaggio ed i bambini, che, in particolare, saranno increduli di fronte al ghiaccio, vero, freddo e palpabile. L’immersione nell’ambiente alpino, nella sua geologia e nel clima che lo caratterizza è resa possibile dal grande tunnel “Esperienza Glaciale” dove il visitatore, tra rumori e sensazioni live, ha l’impressione di planare su foreste e ghiacciai, fino a sfiorare un’imponente valanga.
Le montagne non ci parlano solo del presente ma anche di un passato, lungo milioni di anni, in cui il clima e la vita erano completamente diversi: cosa dirà vostro figlio quando vedrà esposta una parte di carota di ghiaccio prelevata in Antartide? Chi lo sa, ma di certo, sarà un ottimo spunto per cominciare a parlargli di quanto sia antica la professione dei ricercatori in montagna per poi accompagnarlo nel percorso di visita dedicato a questo tema.
Tutte le facce dell’ambiente montano
Al secondo piano, ma non in secondo piano, è il viaggio nell’ambiente montano, che permette di osservarne l’incredibile biodiversità delle Dolomiti. Qui sarà possibile trovarsi a tu per tu con ricostruzioni super realistiche di esemplari di molte specie che popolano questo vastissimo territorio ma ci si divertirà un mondo anche a capirne i comportamenti ed i riti. La tecnologia per i bambini al Muse di Trento, ancora una volta, corre in aiuto chiedendo loro di mettersi alla prova, con giochi interattivi e video diary, per capire le strategie messe in atto, ogni anno, da animali e ambienti, per adattarsi ai cambiamenti stagionali.
Al secondo piano, i segreti racchiusi nelle rocce
Si continua a scendere ma lo sguardo è sempre volto a quello spazio vuoto centrale che consente di poter vedere, sempre, la vetta e la base, un po’ come dovrebbe fare l’uomo in tutti gli ambiti della sua vita! A questo piano, i bambini diventano dei piccoli geologi che, dopo aver appreso, grazie ad un percorso multimediale, le basi dell’ l’evoluzione degli ambienti geologici (antiche montagne, vulcani, deserti, mari tropicali, scogliere coralline e profondità oceaniche) approfondiranno la formazione delle Alpi.
La Terra, le rocce, i vulcani, l’acqua da sempre costituiscono un dono per l’uomo, che può sfruttarli per estrarre risorse, come avviene oggi, ma molto più in passato, nelle miniere, ambienti a cui è dedicata una sezione del secondo piano. Ma all’evoluzione geologica spesso sono legati anche eventi tragici per l’uomo, come terremoti, alluvioni ed eruzioni vulcaniche. Anche questo è il Muse, perchè il legame tra uomo e natura non è sempre idillliaco ma è interessante capire come si possono prevedere, evitare o gestire eventi calamitosi. In una speciale sezione, grazie ad una simulazione, ci si potrà mettere nei panni della Protezione Civile e fronteggiare un’emergenza in prima persona.
Dagli utensili in roccia alle stampanti 3D: la storia dell’uomo e della sua creatività
Genitori e bambini al Muse di Trento scoprono la natura ma anche l’evoluzione dell’uomo, da quando costruiva oggetti con schegge di pietra ad oggi, che, semplicemente, li stampa! La Time Machine consente di immergersi fino alle radici dell’intelligenza umana, scoprendo come vivevano davvero i nostri antenati. E se l’emozione di trovarsi di fronte ad un bambino preistorico, che sembra vero e vigile, sarà forte, molto di più lo sarà osservare la Sfera della Scienza che mostra il nostro pianeta in tempo reale e come i fenomeni che lo interessano, tra cui anche alcuni disastri di cui l’uomo è ritenuto responsabile, diventino presto globali. Dall’uomo preistorico alpino, si passa a contemplare i progressi dell’uomo contemporaneo, percorso che culmina stampando un oggetto in 3D nel Fablab.

Spazio al divertimento e alla sperimentazione al piano terra
Per i piccoli, fino ai 5 anni, il Muse ha una sorpresa al piano terra: è lo spazio Maxi Ooh, un’area colorata ed accogliente, dove i bambini imparano e giocano con l’ausilio dei 5 sensi ma, soprattutto, con quello della multimedialità. Il Maxi OOh è diviso in sfere, ognuna dedicata ad un senso, nelle quali il bambino si muove da solo o con un adulto che, però, non è lì per insegnare ma per partecipare al gioco. Fra le sfere, il gioco della scienza nasce evocando gli elementi della vita, rimandando ai bambini un’idea di sé come creatore di scenari unici ed originali. Sempre al piano terra, poi, c’è uno spazio che farà felici i bambini più “trafficoni” che, seppure, in ogni piano del Museo hanno potuto giocare e sperimentare con la scienza, qui, trovano una concentrazione di applicazioni pratiche e divertenti della fisica e delle altre discipline che influenzano, ogni giorno, la nostra vita. Riesci a stare in equilibrio? E ad ascoltare la musica con i denti? Sai perchè sulla Terra esistono i cicloni e gli anticicloni. Queste e molte altre domande potrete porre ai vostri bimbi al Science Center del Muse e loro, prontamente, vi risponderanno sperimentando.
Giù, giù nella serra tropicale
Nel seminterrato del Muse è custodita una suggestiva serra tropicale che mostra come può cambiare la vita a seconda del clima in cui nasce. Tra cascate e piante tropicali, si apprende anche molto sui temi della globalità e della sostenibilità, scoprendo i progetti di ricerca e di cooperazione internazionale per la protezione delle foreste e la lotta alla povertà, invitando il visitatore e sostenerli attivamente. Non ultimo, il bellissimo acquario che ospita esemplari di pesci rappresentanti d’eccellenza della biodiversità. Questo piano, però è celebre anche per i dinosauri che lo popolano e che ci ricordano come loro abbiano, abbiano popolato il e dominato la Terra molto prima del nostro arrivo. La riflessione sull’evento catastrofico dell’estinzione dei dinosauri apre al tema del DNA, a cui è dedicata una galleria coinvolgente e suggestiva. Nel porci domande come “Da dove veniamo? Dove andiamo? Che cosa siamo? Scopriamo come questo mistero della vita ci accomuni profondamente a quasi tutte le forme di vita animale.

Dove soggiornare a Trento con i bambini
Se oltre al Museo delle Scienze vuoi scoprire tutta la storia e le tradizioni di Trento con i bambini, ci vuole qualche giorno di vacanza e una sistemazione nel centro storico tutto da visitare a piedi.
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