Terminata l’estate il Parco naturale si tinge di decine di colori per offrirvi sentieri spettacolari da esplorare con i vostri bimbi

Al Parco Nazionale Gran Paradiso l’autunno è un vero spettacolo!
Boschi di larici che si colorano di giallo e arancione, praterie alpine che imbiondiscono, conifere di un verde profondo che ricoprono i versanti più freschi; gli ungulati pascolano l’erba autunnale per garantirsi le energie necessarie a superare la rigida stagione, mentre quelli che trascorreranno lunghi mesi in letargo (come le marmotte) si godono l’ultimo sole.
Sono tanti i sentieri che potete percorre da soli o in compagnia delle guide del Parco per godervi la magia delle giornate autunnali: sul versante piemontese imperdibile il sentiero del vallone del Roc, sopra Noasca, dove potrete ammirare il foliage in uno degli ultimi boschi di faggi rimasti in questa zona.
Seguendo il percorso indicato dai pannelli, raggiungerete anche alcune piccolissime borgate e l’antica scuola di Maison, attiva fino agli anni ’60, oggi visitabile solo su richiesta.
Sul lato valdostano, invece, sono i lariceti a dare spettacolo: da non perdere, in Valle di Rhêmes, il bosco monumentale di Artalle; in Valsavarenche il sentiero che porta al Rifugio Vittorio Emanuele II e a Cogne il sentiero che da Epinel si dirige verso il Colle Trajo.
E per ricaricarvi al termine di una piacevole giornata all’aperto, niente è meglio di un piatto fumante di Zuppa del Gran Paradiso. Preparata con ingredienti tipici del territorio, la Zuppa racconta la cultura, la storia e le tradizioni di queste valli attraverso gusti semplici e schietti, che ogni chef compone secondo la propria sensibilità e il proprio stile culinario. E dato l’avvicinarsi della notte di Halloween, ricordiamo che anche al Parco nazionale del Gran Paradiso esiste una lunga tradizione legata alle masche e ai mask, streghe e stregoni-maghi che, secondo la tradizione popolare, erano depositari di quella profonda conoscenza della Natura che si è trasmessa oralmente nei secoli. Le streghe hanno avuto nelle valli del Gran Paradiso un destino meno infausto: la figura delle masche, che utilizzavano piante e fiori per preparare medicamenti per guarire ogni genere di male, era in qualche modo assimilabile a quella degli sciamani delle popolazioni americane; la masca era anche levatrice, si dice che avesse doti da sensitiva e, al contrario di quanto si crede, era spesso profondamente cristiana e credente.
Nelle valli forti anche le tracce di spiritualità celtica: la prima festa dell’anno, celebrata il 31 ottobre e il 1 novembre, era Samhain e segnava l’inizio dell’inverno e del nuovo anno. In questi giorni e queste notti, secondo la religione druidica, le anime dei trapassati potevano incontrare quelle dei vivi.
Per chi vuole trascorrere una giornata autunnale diversa e divertente, circondati da un paesaggio davvero unico, il Parco nazionale del Gran Paradiso vi aspetta con le sue meraviglie per stupire grandi e piccoli!
Ulteriori informazioni sul sito www.pngp.it